Calcio
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La favola di Maradona
La sua storia a puntate – 150
di Mimmo Carratelli
Caro Diego, sapessi come rotola male il pallone a Napoli in questa estate del 2003. Per quattro punti ci siamo salvati dalla retrocessione in serie C. Di qui è passato il professore Scoglio, ma non è stato divertente. Con Franco Colomba non abbiamo volato.

Sono dodici anni che te ne sei andato e, ormai, l’azzurro del Napoli si è sbiadito. Molti dicono che il peggio deve ancora venire e che sarà un blu notte.

Per tenerci su fantastichiamo sulla tua “partita dell’addio” a Fuorigrotta. Fosse vero! Radio Kiss Kiss Napoli, con Valter De Maggio e Darwin Pastorin, mandano in scena una maratona radiofonica, il “Maradona Day”. Da Cuba ci fai sapere: “Tornerò con le mie figlie. Sto bene, benissimo. Napoli è la mia seconda patria che rispetto per tutti gli anni che vi ho trascorso”.

Grazie, pibe. Il nuovo presidente del Napoli, Salvatore Naldi, sospira: “Aspetto Diego come regalo di Natale”.

Agosto, partita dell’addio non ti conosco. Sfuma. Voli a Montecarlo dove hanno inventato un Sunset Boulevard dei grandi calciatori del passato, la Champions Promenade. Sei invitato a lasciare l’impronta del tuo magico piede sinistro sul marciapiedi della strada monegasca. Ti metti a ridere: “I piedi sono più brutti delle mani”.

C’è sempre Guillermo Coppola con te. Sei ingrassato e ti sei fatto crescere i baffi e il pizzetto. Lasci la tua impronta e il principe ereditario di Monaco, Alberto, è contento. Sulla Champions Promenade lasciano le loro impronte Rivera, Just Fontaine il francese capocannoniere dei Mondiali 1958 in Svezia, Eusebio, Roberto Baggio che vince il Golden Foot con 30mila preferenze. Te lo ricordi Baggino? Ha 36 anni e fa ancora gol col Brescia, coccolato da Carletto Mazzone.

In autunno, compari da Aldo Biscardi, ospite del “Processo del lunedì”. Il “rosso” della televisione ha fatto il colpo. In studio, Pasquale Squitieri, il regista napoletano che ha sposato Claudia Cardinale, ti dedica una originale definizione: “Maradona è il genio della trigonometria”. Sarà per le traiettorie magiche che imprimevi al pallone. Indossi una incredibile maglietta nera con disegni bianchi.

Sei allegro. “Qui ci vengo tutte le settimane, basta che mi diate cinque miliardi”. Scorrono i filmati delle tue prodezze per risvegliare una nostalgia senza tempo. Dici: “L’Avvocato Agnelli è l’uomo più forte d’Italia. Mi voleva alla Juve, ma alla Fiat c’erano casini con cinquemila persone da cacciare. Non mi poteva prendere. Gli dissi che mi poteva prendere l’anno dopo. Invece, andai al Barcellona”.

E meno male, caro pibe. Ci mancava pure che andassi alla Juve togliendoci un sogno.

Spunta un’altra idea, il “Maradona Night”, un concerto di Gigi D’Alessio al “San Paolo” con la tua presenza. Sponsorizza un imprenditore cinese che si è sistemato a Napoli, il signor Zichai Song, un trentottenne intraprendente che ti vorrebbe testimonial della sua linea di abbigliamento e ambasciatore del calcio in Cina.

Passiamo alle cose serie. Il tuo sodalizio con Coppola è finito. Leggiamo la notizia sul giornale argentino “Cronica”. E’ Claudia il tuo nuovo manager e gestisce a Buenos Aires il Museo delle tue mirabilie. Questa è una bella notizia. Claudia ti vuole bene. Ora non so come stiano le cose fra te e lei. Ma so che non ti ha mai abbandonato e, nei momenti difficili, è stata con te.

A Napoli un gruppo di 132 professionisti sta vedendo come risolvere il tuo contenzioso col fisco italiano. Qui, accordi ne hanno fatto in tanti, per debiti pesanti. Da Pavarotti ad Alberto Tomba. Si riparla di una tua partita al “San Paolo”, l‘incasso potrebbe essere l’acconto per l’erario.

Passa il 2003 e siamo alla fine. Un altra notizia da Buenos Aires. Va in scena un musical con al centro la tua vita. Il titolo è: “Il numero 10 tra inferno e paradiso”. Sei sempre a Cuba e chissà se lo vedrai mai. Sul palcoscenico, tre attori di diversa età fanno te bambino, calciatore e, come vogliamo dire?, anziano, no, anziano no, hai solo 43 anni, pensionato del pallone? pensionato di una favola? pensionato dell’allegria? Non so, scegli tu. Quaranta fra attori e ballerini, ammaestrati dal regista Hector Berra, recitano, cantano e ballano la tua vita.

La tua vita da romanzo, Diego, e da musical.
25/4/2006
  
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