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Cultura
Poesia visiva, ovvero
le parole che
assumono forme
A Parco Margherita Pre-lievi, mostra di immagini che parlano al cuore
di Alessandra Giordano
“Balla, scatena fulmini e tempeste – vola contro vento – spaccati le ali – inventati una vita”.
E’ Bice Garzoni che scrive e scrive poesie perché le piace.
Ma vorrebbe anche essere letta. Come tutti i poeti.
E allora? Costringe.
Costringe a guardare i suoi versi, perché il luogo delle parole diventi un luogo d’ascolto e di partecipazione.
La sua è una provocazione in un mondo nel quale la parola è diventata solo un messaggio veloce, uno slogan, un linguaggio residuo. Lei abbina le parole alle immagini e così nasce Pre-Lievi, la mostra che s’inaugura il 20 maggio - alle 18 al Parco Margherita, 4 – praticamente un riciclaggio di materiali in economia con contenuti sentimentali.
Non è facile da spiegare. Bisogna vederla, questa mostra.
Bice Garzoni non è nuova nel “fabbricare” poesie visive tanto da essersi conquistata già un posto di rilievo nella Galleria d’Arte Contemporanea – www.interviu.it - e i suoi elaborati, utilizzando prodotti già esistenti, manipolati con gusto e applicati su tela, anche di grandi dimensioni, riempiono e riscaldano gli ambienti con concetti profondi e meditativi.
“Approdo dopo vari interessi e sperimentazioni alla poesia visiva – dice di sé Bice, che nella vita è moglie e madre e si occupa di amministrazione in un centro medico – e creo attraverso icone massmediali poesie e concetti, forse silenzio”. E nei suoi scritti, l’amore diventa rivolta e rabbia, per sfociare nella poesia, rimedio al suo malessere.
E così Bice Garzoni scrive, dappertutto, forse solo perché le piace farlo…
19/5/2004
  
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