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Calcio
A Milano missione proibitiva
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 17.03.2024)
Ieri, Napoli campione d’Italia con 18 punti sull’Inter, oggi dimissionario dello scudetto a 31 punti dalla squadra milanese. Questo è il succo di Inter-Napoli stasera a Siro.

A Terra amara e amarissima classifica. Mai una squadra campione è caduta così in basso l’anno dopo la conquista del campionato. Dalla grande bellezza alla grande delusione in pochi mesi, tre allenatori e sette inutili acquisti buttando via 68 milioni. Perduto anche lo scettro dei gol: Lautaro Martinez lanciatissimo con i suoi 23 centri, Osimhen lontanissimo, 11 gol, però giocando 11 partite su 28.

Nel disfacimento di ogni traguardo al Napoli rimane il lumicino di un obbiettivo ancora possibile, il quinto posto (Roma +4) che potrebbe significare ancora la Champions. Ma bisogna vincere.

Nonostante gli svantaggi dell’Inter (i supplementari giocati mercoledì a Madrid, la delusione, un giorno di riposo in meno), difficile prevedere un successo del Napoli a Milano.

Potrebbe giocare Osimhen (affaticamento muscolare) con l’handicap di non avere mai segnato all’Inter. A San Siro ha vinto solo il Sassuolo, grandissima sorpresa ma era settembre, appena la sesta giornata.

L’Inter è una corazzata. Sedici giocatori della “rosa” a segno, Lautaro Martinez in gol in 16 partite, migliore attacco e migliore difesa, 18 partite senza subire gol (6 per il Napoli), sempre a segno in 28 gare (Napoli a secco nove volte), sedici punti di vantaggio sulla seconda.

Simone Inzaghi schiererà i migliori, Lautaro e Thuram punte, Darmian e Dimarco a martellare sulle fasce, centrocampo con Frattesi, Calhanoglu e Barella che avranno poco da temere dai “dirimpettai” azzurri.

In queste condizioni, come dovrà giocare il Napoli? Una sola chance: il cuore e il gioco oltre l’ostacolo. Quasi o la va o la spacca. Difesa e contropiede a rischio contro la forza d’urto interista, la fisicità di Thuram, l’abilità di Lautaro Martinez, i cross radenti di Dimarco, gli inserimenti offensivi di Barella e Frattesi.

Tenere palla per far sbollire i nerazzurri? Ci vorrà molta concentrazione. Ma ogni palla persa, pressing alto o basso che sia, sarà una minaccia seria per la porta di Meret.

Poche difese, limitando il passivo a un gol, hanno retto contro l’Inter che ha vinto di goleada nove volte.

L’impressione è che il Napoli sia disarmato contro i futuri campioni d’Italia. La Roma ospiterà il Sassuolo e ha tutta l’aria di allungare consolidando il quinto posto, mentre il Bologna quarto è già schizzato a 54 punti, dieci più del Napoli.

Forse è proprio questa la giornata che escluderà il Napoli, capace di cedere 20 punti in casa e altrettanti in trasferta, da ogni minima speranza di acciuffare la prossima Champions.

Lasciando perdere il bluff dello stadio a Bagnoli, dove non si farà nessuno stadio e non si farà nessuna Bagnoli, è già tempo di avere idee chiare e scelte precise per la prossima stagione senza Osimhen e con una squadra da rifondare.

Servono energie nuove, giocatori arrembanti, una difesa da ricostruire. Non sarà facile col Napoli senza più l’attrattiva di offrire la Champions. Intanto, pare che si pensi a giocatori sui quali sono già all’agguato la Juventus e le squadre milanesi.

Per il Napoli sarà un calciomercato complicato. De Laurentiis ha i soldi per comprare, ma il declino della squadra sarà un brutto handicap per attirare giocatori di un certo livello.

17/3/2024
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