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Cronaca
Campania ambiziosa alle Olimpiadi nella bolla
di Adriano Cisternino
Saranno ricordate come le olimpiadi nella bolla. Tokyo 2020 (il logo è rimasto uguale nonostante lo slittamento di un anno) è ormai alle porte con la cerimonia d'apertura prevista per venerdì 23 luglio.

E proprio dalla cerimonia d'apertura cominceremo a renderci conto che sarà una olimpiade molto diversa dalle altre. Perché la consueta sfilata di atleti in divisa con le bandiere nazionali davanti ad una folla plaudente stavolta si svolgerà senza pubblico, alla presenza di appena mille vip, rigorosamente selezionati, in uno stadio di 70 mila posti: praticamente vuoto.

E praticamente vuoti saranno stadi, palestre e piscine anche durante le gare, atleti rigidamente chiusi nel villaggio, senza alcuna possibilità di contatti, con licenza di uscire soltanto per le proprie competizioni.

Soffocata dunque la tradizionale festa mondiale della gioventù, che poi era ed è la caratteristica fondamentale delle olimpiadi al di là dell'aspetto strettamente tecnico delle varie discipline.

In fuga anche gli sponsor cui evidentemente non basta la ripresa mondiale televisiva. Con i conseguenti, ulteriori problemi finanziari per l'organizzazione già penalizzata dai mancati proventi del pubblico.

Sarà insomma un'olimpiade incatenata, con il rischio covid sempre in agguato e le relative conseguenze che ogni caso singolo potrà comportare, per sé e per quelli che lo circondano. E le prime avvisaglie sono già affiorate con i primi casi di contagi sia nell'ambito degli organizzatori che degli atleti.

Le olimpiadi nella bolla restano dunque una grossa incognita tutta da scoprire e la scopriremo essenzialmente in tivù a partire da venerdì prossimo.

Al momento sappiamo che la rappresentativa italiana è la più numerosa di sempre con 384 atleti - di cui quasi la metà donne - presenti in 36 discipline. Li seguiremo e tiferemo per tutti, con particolare attenzione alla rappresentativa campana che anche stavolta si annuncia corposa ed ambiziosa.

A partire dagli sport d'acqua, come canottaggio e pallanuoto, discipline che da sempre hanno arricchito il palmares di questa regione.

Nel canottaggio tornano all'assalto del podio olimpico Giovanni Abagnale, Marco Di Costanzo, Matteo Castaldo e Giuseppe Vicino, già medagliati a Rio 2016. Ma ci sarà a che Gennaro Di Mauro e Vincenzo Abbagnale, figlio d'arte, cioè di Giuseppe (ora presidente della Federazione), che col fratello Carmine e con Peppeniello Di Capua al timone ci hanno fatto sognare tanto negli anni '80-90.

Nella pallanuoto fanno parte del gruppo selezionato dal cittì Campagna il posillipino Vincenzo Renzuto Iodice, fresco di scudetto col Brescia, Alessandro Velotto, alla sua seconda olimpiade, ed il salernitano Massimo Dolce. Tre campani, atleti del settebello campione del mondo 2019.

Restando negli sport a squadre vanno segnalate le due pallavoliste Cristina Chirichella e Monica De Gennaro, entrambe componenti da tempo di una squadra con vasta esperienza internazionale.

Il nuoto presenta in corsia la beneventana Stefania Pirozzi, cresciuta alla Canottieri Napoli, mentre Mario Sanzullo parteciperà alla 5 chilometri di fondo.

Non meno ambiziosa è la rappresentanza schermistica della Campania con gli sciabolatori Luca Curatoli e la salernitana Rossella Gregorio che a Rio fallì il podio nella prova a squadre per qualche stoccata.

Campania ambiziosa anche nel pugilato, disciplina che per la prima volta vede assente l'Italia nel torneo maschile, mentre tra le ragazze con i guantoni figurano Irma Testa (seconda olimpiade) e Angela Carini, entrambe con ambizioni da podio.

Campania in gara anche nell'atletica leggera con il quattrocentista napoletano Alessandro Sibillo, fresco campione europeo under 23, ed il marciatore sannita Teodorico Caporaso alla seconda esperienza olimpica.

In campo femminile gareggeranno la quattrocentista aversana di origini sudanesi Raphaela Lukudu e la triplista Dariya Derkach, ucraina ma residente a Pagani da bambina.

Nel tiro a volo c'è il capuano Tammaro Cassandro, nipote del pluridecorato Ennio Falco, nel judo c'è il napoletano Christian Parlati, nel karate il salernitano Angelo Crescenzo. Insomma, anche a Tokyo 2020, come nelle recenti edizioni dei Giochi, la pattuglia della Campania è nutrita, variegata e ricca di interessanti prospettive.

Un motivo in più per restare incollati alla tivù e seguire con interesse l'olimpiade nella bolla.
20/7/2021
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