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Arriva a sproposito la sosta
di Mimmo Carratelli

(da: Roma del 19.03.2023)
Ammaliato dal sorteggio di Nyon, che gli ha evitato Real, City e Bayern, proponendogli una Champions allettante, il Napoli deve sottrarsi ad ogni euforia concentrandosi sulle difficoltà prossime venture che potrebbero mandarlo fuori strada.

La difficoltà immediata, dopo la partita di oggi pomeriggio a Torino contro i granata, è la sosta di due settimane per gli impegni delle nazionali (Meret, Di Lorenzo e Politano in azzurro).

La sosta spezza il ritmo, abbassa la tensione e porta in giro per il mondo molti calciatori con le loro nazionali. Alla ripresa del campionato molte saranno le incognite scongiurando infortuni.

Il Napoli può rischiare di perdere il passo non tanto in campionato, dove è protetto da un ampio margine di vantaggio, ma in vista dei quarti di Champions arrivandoci non nelle migliori condizioni.

Dopo la sosta, aprile proporrà i tre confronti col Milan: il 2 in campionato al "Maradona", il 12 a San Siro per la Champions, il 19 a Napoli per il ritorno europeo.

Questa sosta è l'incognita maggiore per il rush finale della squadra azzurra. Si spera che il Napoli ne esca bene senza che i giocatori perdano la migliore condizione fisica.

È una sosta che capita a sproposito danneggiando le squadre più esposte nel puntare i traguardi più alti.
Per quanto riguarda il campionato, la giornata a dodici turni dalla fine propone scontri diretti tra gli inseguitori degli azzurri (Inter-Juventus, Lazio-Roma) che possono solo avvantaggiare la capolista.

Il Torino di Juric è squadra fisica, ha la seconda migliore difesa casalinga (8 gol incassati, uno meno del Napoli), tre sole sconfitte sul suo campo nel derby d'andata con la Juve e i tonfi imprevisti con Sassuolo e Spezia, perdendo sempre 0-1. Ma l'attacco è undicesimo, ha gli stessi gol della Salernitana quintultima e segna meno di Monza e Sassuolo (11 reti in casa, 18 fuori).

Il 3-4-2-1 di Juric protegge la difesa con gli esterni di centrocampo che si aggiungono ai tre difensori per una barriera a cinque, il contropiede è l'arma migliore, debole però la soluzione centrale, efficaci le propulsioni sulle fasce.

Due suggeritori offensivi di qualità, il russo Miranchuk in prestito dall'Atalanta e il serbo Radonjic. Ma manca un terminale di sfondamento. In attacco, il Torino ha più agilità che potenza con i guizzi del paraguayano Sanabria e dell'ivoriano Karamoh.

Pare che Spalletti, raro il ricorso a un turn-over per fare riposare i più presenti, confermi la formazione-base che ha tutto per centrare la vittoria numero 23, dodicesima in trasferta.

Non disturbano le "ombre" di Osimhen che sogna la Premier. Il nigeriano, a secco nelle ultime due giornate di campionato contro Lazio e Atalanta, ma devastante contro l'Eintracht, freme. Il trono di goleador (19 reti contro 14 di Lautaro Martinez) è solido, ma Frittatina smania, quando il gol gli manca comincia a soffrirne.

A Torino, Osi e Kvara avranno di fronte una difesa di grattacieli (l'olandese Schuurs 1,91, il francese Gravillon 1,88, il torinese Buongiorno 1,94). Sarà una sfida alta in tutti i sensi.

18/3/2023
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