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Superate le colonne d'Ercole degli ottavi
di Mimmo Carratelli

(da: Roma del 16.03.2023)
Frantumato l'Eintracht Francoforte (3-0) al "Maradona" dopo il 2-0 dell'andata. Una doppietta di Osimhen, la frustata di testa nei due minuti di recupero del primo tempo sul cross al bacio di Politano e la zampata sotto porta a inizio di ripresa sull'assist di Di Lorenzo, più il rigore di Zielinski abbattono l'Eintracht che ha reso ostico il match nel primo tempo.

Ed ecco il Napoli oltre le colonne d'Ercole degli ottavi di finale di Champions, dove in passato fu fermato e respinto dal Real Madrid, dal Chelsea e dal Barcellona, ecco il Napoli nei quarti di finale della competizione europea, la prima volta nella storia azzurra, eccolo il Napoli tra le prime otto squadre d'Europa in questa stagione che più azzurra non si può.

Stavolta l'ostacolo degli ottavi ha avuto le sembianze dell'Eintracht Francoforte, con tutto il rispetto formazione di medio profilo. È stato più facile andare oltre. Il Napoli ha smantellato la squadra tedesca in Germania 2-0 e l'ha definitivamente sistemata al "Maradona" 3-0. Osimhen e Di Lorenzo i cannonieri dell'andata, ancora Osimhen e Zielinski i giustizieri del ritorno. Auf Wiedersehen.

Già si freme per il gioco dei bussolotti nelle urne di domani a Nyon che designeranno l'avversario del Napoli nei quarti. Scansare Real Madrid, Manchester City e Bayern sarebbe un buon segnale.

All'Eintracht Francoforte era legato il ricordo dei tumulti di fine anno 1994 al San Paolo, ottavi di finale di Coppa Uefa, partita persa e squalifica internazionale.

C'è stata un'altra baldoria per il divieto imposto ai tedeschi di accedere al "Maradona" per questo match di Champions. Seicento tifosi di Francoforte sono arrivati ugualmente in città. Tifoserie sul piede di guerra. Schermaglie, provocazioni, disordini, scontri. Subbuglio in tutta Napoli, dal lungomare al centro storico.

Un disastro annunciato. Le frange violente dei tifosi di Francoforte non sono nuove a imprese del genere. Devastarono Roma nel 2018 in occasione di Lazio-Eintracht. E, appena l'anno scorso, sono stati protagonisti dei disordini a Siviglia per la finale di Europa League fra l'Eintracht e i Glasow Rangers. A Napoli, gli ultras dell'Atalanta hanno dato sostegno ai tifosi tedeschi.

Si va allo stadio (per fortuna Fuorigrotta è un'isola serena) con questa brutta giornata alle spalle e la minaccia di Oliver Glasner, austriaco di Salisburgo e allenatore dell'Eintracht: "Ribalteremo il risultato". Spalletti, rifacendosi a una vecchia massima di Arrigo Sacchi, ha chiesto cuore, cervello e un po' di culo.

Nel Napoli rientrano Meret e Mario Rui. Nell'Eintracht quattro giocatori nuovi rispetto all'andata, i centrocampisti Knauff, Rode, Lenz e l'attaccante Borré in assenza di Kolo Muni squalificato. Manca anche Lindstrom, assenza pesante. Un nuovo modulo tattico, 4-2-3-1. La difesa a quattro è l'ultima risorsa di Glasner per infastidire il Napoli. Ma il Napoli va per la sua strada e non si fa infastidire.

Si è avuta l'impressione, nel primo tempo equilibrato, che il Napoli badasse soprattutto a non prendere gol. Un Napoli maturo che si è adattato alle circostanze. Così, Osimhen è rimasto a lungo isolato sotto le grinfie del camerunese Ndicka (1,92).

L'Eintracht si portava in attacco con molti uomini, ma era rapido a retrocedere in massa. Però per i tedeschi zero tiri in porta, mentre Trapp doveva sventare una conclusione di Politano (magnifica partita) e due iniziative di Kvaratskhelia.

Nella ripresa, con l'incoraggiante vantaggio a fine primo tempo, il Napoli ha calato la scure. L'Eintracht usciva di scena. Zielinski (63') batteva il rigore del 3-0 che s'era procurato (fallo di Sow sul polacco).

Il Napoli concludeva il match col solito palleggio elegante. Per Meret appena una parata (58') su Kamada. Valzer di sostituzioni nell'ultima mezz'ora, ordinaria amministrazione, nessuna necessità tattica. Lozano per Politano e Juan Jesus per Kim (66'), Elmas per Kvaratskhelia e Ndombele per Zielinski (74'), Simeone per Osimhen (81').

NAPOLI-EINTRACHT 3-0 (1-0)

NAPOLI (4-3-3)
: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (66' Juan Jesus), Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski (74' Ndombele); Politano (66' Lozano), Osimhen (81' Simeone), Kvaratskhelia (74' Elmas).

EINTRACHT (4-2-3-1)
: Trapp; Tuta, Buta, Ndicka, Lenz (66' Max); Rode (74' Jakic), Sow; Knauff (62' Alidou), Gotze, Kamada; Borré.

ARBITRO: Taylor (Inghilterra).

RETI: 45'+2' Osimhen, 53' Osimhen, 63' Zielinski rigore.

CHAMPIONS LEAGUE - Ritorno ottavi
Napoli-Eintracht 3-0 (2-0 andata)
Tottenham- Milan 0-0 (0-1)
Bayern-Paris Saint Germain 2-0 (1-0)
Benfica-Brugges 5-1 (2-0)
Chelsea-Borussia Dortmund 2-0 (0-1)
Manchester City-Lipsia 7-0 (1-1)
Porto-Inter 0-0 (0-1)
Real Madrid-Liverpool 1-0 (5-2)

Qualificate ai quarti di finale:

Napoli, Real Madrid, Milan, Bayern, Benfica, Chelsea, Inter, Manchester City.
15/3/2023
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