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Abbattuto il castello croato
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 27.11.2020)
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Due a zero sul Rijeka al San Paolo (Politano e Lozano), tre punti preziosi per il girone azzurro in Europa League. Era quello che contava. Vittoria netta, ma è un’immagine di una partita noiosa che resta negli occhi.
Solito tran-tran lento contro un Rijeka che si è arroccato, ma anche con le difficoltà poste da un avversario attento e puntiglioso si sperava nel bel gioco del Napoli, in uno scatto degli azzurri anche in vista del campionato (domenica la Roma al San Paolo).
Palla portata, centrocampisti lenti, mai una imbucata irresistibile. Zielinski si è perso nel ruolo di trequartista fra le maglie serrate dei croati.
Ha diretto la manovra il pilotino Demme ed è detto tutto. Molta imprecisione degli azzurri, poca verve. Politano ancora vivace.
Quant’era vuoto, più vuoto, più muto, più niente ieri sera il San Paolo per la partita di Europa League fra il Napoli e il Rijeka.
Fuori lo stadio, i lumini e i fiori per Diego. Dentro lo stadio, un’assenza incombente. Il minuto di silenzio, un tempo lungo di dolore, e il Napoli col lutto al braccio, l’omaggio triste al più grande. Gli azzurri entrano in campo tutti con la maglia numero 10 e il nome di Maradona. Che brivido!
Una sera dolcissima d’autunno per lo strazio di un ricordo indelebile. Segui la partita, ma il pensiero e il cuore sono altrove. Sono là dove Diego non c’è più. Ha finito di lottare. Ha finito di soffrire.
Per il Napoli è una partita decisiva per andare oltre il girone di Europa League. Gattuso rinfresca la squadra: Maksimovic per Manolas, Ghoulam per Mario Rui, Demme per Fabian Ruiz, Elmas per Insigne. Petagna è la punta centrale. L’esperimento più interessante è Zielinski alle spalle, fra Politano ed Elmas.
Domenica sera ci sarà la Roma al San Paolo. Qualcuno deve pur riposare.
Bruciano le ultime tre sconfitte in casa fra campionato ed Europa. È una serata da darci dentro. Il Rijeka è la Ceneretola del girone. All’andata cedette solo su autogol. Si chiude a riccio (5-4-1) e sulla sinistra della linea difensiva gioca Armandino Anastasio, napoletano, 24 anni, in prestito dal Monza, in marcatura su Politano.
Il Napoli ha un solo, necessario obiettivo: vincere. Gattuso pretende il coltello tra i denti. Ma questo Napoli non sarà mai un team guerriero. Ha tecnica ed è leggero. La sua arma è il gioco. Vediamo come va stasera. Manca ancora Osimhen.
Pronti, via. E vediamo l’approccio, il famoso approccio, l’inizio degli azzurri raramente spavaldo. Tutto un fraseggio, altro che coltello tra i denti, neanche un temperino.
Qui si perde l’estro di Zelinski, coperto da troppi avversari.
E dai e vai, il valzer lento degli azzurri. Troppi tocchi, troppo gioco orizzontale, troppi palloni all’indietro.
Il castello croato è semovente. Il Rijeka difende, ma si distende all’attacco con buona circolazione della palla. A destra, le combinazioni fra il terzino Tomecak e il centrocampista Muric fanno scattare l’allarme nella difesa napoletana.
Imprecisioni degli azzurri (Koulibaly, Bakayoko). Proprio non si vede come passare.
Un piede di Nevistic (1,95) respinge lo spunto sotto rete di Politano, una mano del portiere annulla il tocco di Di Lorenzo a tu per tu col guardiano croato.
Il Napoli passa su uno spunto caparbio di Zielinski e il cross basso del polacco per il gol di Politano (41’), l’attaccante sempre vivo che ha siglato anche la vittoria sul campo della Real Sociedad.
Il tempo di respirare per il vantaggio e Meret deve sventare due conclusioni consecutive di Loncar. Il Rijeka non ci sta a fare da comparsa. Si sta giocando la sua partita con bella presenza. È inutile storcere il naso. Contano i tre punti e il resto se è noia, pazienza.
Ci diamo una scossa nel secondo tempo? Cambiamo musica? La pazienza ha un limite. Ma lo spartito del match cambia poco e niente.
La solita costruzione lenta dal basso, la palla persa nelle due linee difensive croate. Raddoppi di marcatura bloccano il gioco azzurro sulle fasce. E, in mezzo, è un vero, fitto accampamento indiano dei croati. Gli azzurri hanno difficoltà a saltare l’uomo.
Il piccolo Demme, già al tiro nel primo tempo, si ripete, ma la mira è ancora larga. Non c’è da stare tranquilli, il Rijeka è un avversario sornione, difende e aspetta la sua occasione. Non ha un vero attaccante, ma Andrijasevic è un pistolone di 1,93. Achtung!
Errore d’appoggio di Zielinski a campo aperto. Incredibile.
Dopo un’ora di gioco, in bilico, è tutto uno sbadiglio. Gattuso estrae gli assi dalla panchina, il Napoli sta giocando quasi da fermo, il Rijeka invece è molto mobile.
Lozano per Politano, Insigne per Zielinski (64’). Poi, Mertens per Elmas e Lobotka per Demme (69’). Continua il caos calmo.
Un lampo, la botta però fuori di Petagna sull’invito di Di Lorenzo.
Il vantaggio risicato impone il raddoppio. Ma sfugge il bis a Maksimovic. Però il raddoppio arriva. Sull’imbeccata di Insigne e liscio di un difensore croato, Lozano aggira il portiere e scuote la rete (75’).
Entra Fabian Ruiz per Petagna (82’). Con i nuovi entrati, il gioco del Napoli si fa brillante con sei tiri negli ultimi tredici minuti. Sfugge due volte il gol a Insigne e lo struscio finisce.
Col pareggio fra Alkmaar e Real Sociedad (0-0), il Napoli schizza in testa al girone di Europa League, due punti avanti alla squadra olandese e a quella spagnola.
Il prossimo match del Napoli (giovedì 3 dicembre) sarà in Olanda contro l’Alkmaar che molto ci ha offeso al San Paolo con quel gol di De Wit.
Ci saranno grandi squadre nei sedicesimi dell’Europa League. Sarà una bella avventura, più eccitante nelle sfide ad eliminazione diretta.
Ci saranno l’Arsenal, il Benfica, il Leicester del miracolo in Premier con Claudio Ranieri, il Lilla da dove è arrivato Osimhen e che ha una nuova stella, il turco Yazici che a San Siro ha rifilato tre gol al Milan, il Villarreal che il Napoli ha già incontrato sei volte, il Tottenham di Mourinho in testa alla Premier.
In corsa, col Napoli, le altre due italiane, Roma (ieri sera in Romania 2-0 al Cluj) e Milan (a Lilla senza Ibrahimvic 1-1). L’eliminazione diretta e il blasone di avversari di alto livello.
NAPOLI-RIJEKA 2-0 (1-0)
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Bakayoko, Demme (69’ Lobotka); Politano (64’ Lozano), Zielinski (64’ Insigne), Elmas (69’ Mertens); Petagna (82’ Fabian Ruiz).
RIJEKA (5-4-1): Nevistic; Tomecak, Velkovski, Galovic, Smolcic, Anastasio (8’ Braut); Muric (78’ Yateke), Cerin (87’ Hodza), Loncar, Stefuli; Andrijasevic (87’ Frizan).
ARBITRO: Ozkahya (Turchia)
RETI: 41’ Politano, 75’ Lozano.
EUROPA LEAGUE – GIRONE F
Napoli-Rijeka 2-0
Alkmaar-Real Sociedad 0-0
CLASSIFICA
9 Napoli (gol 5-2)
7 Alkmaar (5-2)
7 Real Sociedad (2-1)
0 Rijeka (2-7).