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Red Bull non mette le ali a nessuno
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 06.11,2019)
Ventinove tiri, nove palle-gol, un palo e una traversa, ma è solo 1-1 del Napoli al San Paolo contro il Salisburgo. Maledetta concretezza che continua a mancare. Ma il pareggio è utilissimo al Napoli (Liverpool 9 punti, Napoli 8, Salisburgo 4, Genk 1) e, in pratica, lancia gli azzurri verso gli ottavi di Champions e mette fuori gioco il Salisburgo che aveva un solo risultato, vincere, per tornare in corsa.

Il Napoli ha vinto in rimonta dovendo rimediare al vantaggio austriaco (11’Haaland su rigore). Lozano in buona serata, sull’assist di Insigne, ha siglato il pareggio (44’).

Il Salisburgo ha giocato il primo tempo con una difesa a cinque, tre a centrocampo, una punta (il corazziere norvegese Haaland) e una a rimorchio (il sudcoreano Hwang molto pericoloso).

Nella ripresa, inseguendo la vittoria, ha rinunciato a un difensore (Pongracic) per un centrocampista (lo zambiano Mwepu) e così ha rimediato all’inferiorità numerica del primo tempo a centrocampo.

Ma mentre continuavano a fioccare i tiri degli azzurri, gli austriaci nella ripresa hanno tirato appena una volta (87’ Hwang, alto).

Il Napoli ha controllato la gara con grande attenzione dovendo temere la velocità del Salisburgo e la sua propensione offensiva (sette tiri nel primo tempo). Meret non ha dovuto fare interventi eccezionali. Le conclusioni degli austriaci erano tutte fuori bersaglio (7’ Onguené, 16’ Wober, 45’ Hwang, 45’+2’ Wober, 45’+3’ Szboszlai).

Clamoroso il palo interno di Callejon (13’) con un colpo di testa ravvicinato sul cross di Insigne (il vecchio asse sarriano). Spettacolare la traversa di Insigne (74’) con un tiro dalla distanza: dopo il rimbalzo dal legno, il pallone colpiva la schiena del portiere Coronel e per poco non entrava, fuori di un niente.

Il risultato positivo, accompagnato da una buona prestazione e dalla batteria dei tiri verso la porta del Salisburgo (però solo tre nello specchio), mette da parte il momento critico del Napoli, tra il ritiro imposto da De Laurentiis, una mezza rivoluzione della squadra, la saggezza di Ancelotti e il campionato divenuto improvvisamente mediocre.

Non era facile il confronto col Salisburgo, squadra giovane, avventurosa, veloce. Ancelotti ha schierato la migliore formazione (indisponibile Allan, Maksimovic preferito a Manolas non in perfette condizioni), centrocampo tecnico (Fabian Ruiz e Zielinski), Lozano in attacco con Mertens.

Il messicano ha riscattato le mediocri prove precedenti ed è stato bene in partita, gran lottatore e autore del pareggio con un gran tiro basso e filtrante nell’angolino destro della porta di Coronel.

Fabian Ruiz e Zielinski se la sono cavata, lo spagnolo meglio che nella partita di Roma, il polacco meno brillante che a Roma. Insigne ha giocato quarto a sinistra. Si è accentrato nel primo tempo quando Mario Rui veniva avanti sulla fascia mancina, ha giocato più da esterno quando a Mario Rui è subentrato Luperto più difensore, ma protagonista di due spettacolari strappi nel finale di gara.

Insigne è stato l’azzurro che più ha mirato la porta non riuscendo a centrarla con cinque tiri e colpendo la traversa.

Nel Salisburgo ha deluso Haaland ben controllato dai centrali azzurri (Koulibaly ha fatto subito fallo da rigore su Hwang, ma poi si è ripreso). A centrocampo il dinamismo di Minamino e Junozovic ha pagato poco. In zona, il Napoli non ha mai perso le distanze e Callejon ha dato una grossa mano.

Il Napoli avrebbe meritato la vittoria per l’alto numero di conclusioni, ma continua a vedere poco la porta. È un difetto da correggere. Anche in campionato, il Napoli tira molto, ma inquadra la porta con una percentuale bassissima. Intanto sono 14 i pali colpiti in questa stagione (9 in campionato, 5 in Champions). Sfortuna o tiri sbagliati?

Si torna al campionato con maggiore serenità. Sabato il Genoa al San Paolo per tornare su in classifica. Lo slogan Red Bull, bevanda energetica austriaca, sponsor miliardario del Salisburgo, è Red Bull ti mette le ali.

Non le ha messe né al Salisburgo, né al Napoli. Ma la squadra azzurra sembra andare con successo verso gli ottavi di Champions e tanto basta. Perduti in campionato, ancora vivi in Europa.

OTTAVI – Il Napoli ha giocato gli ottavi di finale una volta in Coppa dei campioni (1990-91: con lo Spartak Mosca 0-0 all’andata e al ritorno, eliminato in Russia ai calci di rigore 5-3), due volte in Champions (2011-12: eliminato dal Chelsea, 3-1 a Napoli, 1-4 a Londra dopo i supplementari; 2016-17: eliminato dal Real Madrid, 1-3 in Spagna, 1-3 al San Paolo).

DANARO – Champions generosa, dispensa danaro che, per una società autogestita come il Napoli, è tutto oro che serve per tenere in regola il bilancio del club. Il Napoli ha incassato sinora 22,35 milioni (15,25 per la partecipazione ai gironi). Poiché ogni vittoria è premiata con 2,7 milioni e il pareggio con 900mila euro, la società azzurra ha incassato sinora 7,1 milioni per due vittorie e un pareggio.

IL CAMPIONE – Erling Braut Haaland, 19 anni, 1,94, nato in Inghilterra, a Leeds, da padre norvegese, è la grande stella del Salisburgo che l’ha acquistato dal Molde per 5,5 milioni di euro nell’estate 2018. È legato al club austriaco sino al 2023. Ha debuttato in Champions nella partita contro il Genk e sinora, nelle tre gare europee, ha segnato sei gol: tre al Genk, uno al Liverpool e due al Napoli (una su rigore). È definito forte come un orso, veloce come un cavallo, un killer, un macchina da gol.

AUSTRIACI – Il Salisburgo ha giocato 13 volte in Champions fermandosi ai preliminari e ai playoff. Quest’anno per la prima volta gioca la fase a gironi. Il massimo risultato europeo del Salisburgo è la semifinale di Europa League nel 2017-18, eliminato dal Marsiglia.

RED BULL – L’industria della più famosa bevanda energetica al mondo (4 miliardi di lattine vendute all’anno) è stata fondata nel 1984 dall’austriaco Dietrich Mateschitz, figlio di maestri elementari, che si è ispirato a un prodotto asiatico, il Krating Daeng, facendone una bevanda simile per il mercato europeo. L’industria impiega 12.239 impiegati in 171 paesi con un fatturato annuo di 5,541 miliardi di euro. Un colosso che investe mezzo miliardo di dollari l’anno nelle sponsorizzazioni sportive.
Nel calcio: il Salisburgo, il Lipsia, i New York Red Bulls, il Red Bull Ghana, il Red Bull Brasil e il Fussballclub Liefering (un’altra squadra di Salisburgo). Notissima è la scuderia di Formula uno, quattro volte campione del mondo piloti e costruttori: Max Verstappen, Pierre Gasly e Alexander Albon sono i suoi attuali piloti. La Red Bull sponsorizza 456 atleti di tutto il mondo ed è presente in numerosi sport.
Il miliardario Dietrich Mateschitz si è comprata un’isola, Laucala, nell’arcipelago delle Figi, di origini vulcanica e grande poco più di un campo di calcio.

NAPOLI-SALISBURGO 1-1 (1-1)
NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (46’ Luperto); Callejon, Fabian Ruiz, Zielinski, Insigne; Mertens (73’ Milik), Lozano (86’ Llorente).

SALISBURGO (5-3-2): Coronel; Kristensen, Pongracic (46’ Mwepe), Onguené, Wober, Ulmer; Minamino (61’ Ashimeru), Junuzovic, Szoboszlai; Haaland (75’ Daka), Hwang.

ARBITRO: Marciniak (Polonia).

RETI: 11’ Haaland su rigore, 44’ Lozano.

CHAMPIONS LEAGUE - Girone E
Napoli-Salisburgo 1-1
Liverpool-Genk 2-1

CLASSIFICA
9 Liverpool (gol 10-7); 8 Napoli (6-3); 4 Salisburgo (12-10); 1 Genk (4-12)

PROSSIMO TURNO
Mercoledì 27 novembre:
Liverpool-Napoli, Genk-Salisburgo.

6/11/2019
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