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Approfondimenti
Il Coronavirus non sa nuotare
di Mimmo Carratelli
(da: Party Magazine del 23.05.2020  )

Se il sonno della ragione genera mostri, il governo Conte genera decreti mostruosi redatti da inarrivabili azzeccagarbugli, assassini della sintassi, saccheggiatori di norme precedenti, illusionisti e maghi della matematica del due più due fanno cinque. 



Raggiunti a Milano dalle numerose e confuse norme del Rilancio, Totò e Peppino De Filippo chiedono al premier Conte per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?



È in arrivo un decreto esemplificazioni sul filo sottile dell’equilibrio fra il dire e il fare, del regolamento dei conti, degli affronti agli affranti. 



Il governo proverà a spiegare l’inspiegabile, il suo gergo-sciarada, il burocratese che uccide il Paese e non ucciderà mai il Coronavirus dei meandri ministeriali dove una classe di dirigenti eterna e inamovibile redige leggi in aramaico.



Cinquantacinque miliardi restano sospesi su un’Italia che ha mille difficoltà a usufruirne. Il soccorso giallo-rosso di una maggioranza confusa e litigiosa è solo una promessa, un libro dei sogni e dei segni, mentre il Paese stenta a ripartire senza una guida concreta e norme chiare.



Il Cielo non aiuta Conte per il transito di Urano in Toro e in aspetto nefasto con Nettuno, il difficile momento astrologico del premier insidiato dalle dissonanze di Giove in transito in Acquario più che dal transito di Salvini e Giorgio Meloni in Parlamento.



Intanto, pare che il Coronavirus non sappia nuotare. È la scoperta di un gruppo di ricercatori francesi che hanno annunciato: il Coronavirus non sopravvive nell’acqua di mare. 



I ricercatori hanno indagato ostriche e cozze. In ventuno molluschi e in nessun campione d’acqua di mare hanno trovato il Coronavirus.



Ma Massimo Galli, lombardo di Varese, 60 anni, quaranta da medico, direttore di malattie infettive all’Ospedale Sacco di Milano, lancia l’allarme e mena fendenti sui colleghi a 21 pollici: “Molti di questi virologi hanno visto un virus col cannocchiale”. 



Galli si autodefinisce Cassandra perché non ha mai sottovalutato il Coronavirus emettendo pareri e sentenze inascoltati. 



Con voce autorevolmente vellutata ammonisce: “Siamo alla coda della prima fase dell’epidemia, non c’è evidenza che il Coronavirus si sia indebolito, dissento drasticamente da chi lo dice”.







 



22/5/2020
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