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Cultura
Bye Bach Blues, incontro classica-jazz
in un progetto di Mariella Pandolfi
di Adriano Cisternino
Classica e jazz, connubio apparentemente improponibile, o quanto meno azzardato. Ed invece vanta sempre più spesso praticanti ed anche con successo. E in questa ottica bisogna ammettere che Johann Sebastian Bach esercita un fascino particolare per i jazzisti.

Lo dimostra ancora una volta Mariella Pandolfi, pianista napoletana ma anche compositrice e arrangiatrice, col suo progetto “Bye Bach Blues” che presenterà venerdì 24 al Music Art (ore 21,30) accompagnata da Massimo Mercogliano al contrabbasso, Peppe La Pusata alla batteria e con la partecipazione della violinista belga Francoise Derissen in veste di “special guest”.

Ancora Bach dunque, nel mirino del jazz. Una storia che parte da lontano. Il primo a rimanerne sedotto fu Jacques Loussier, classe 1934, pianista francese di Angers, che nel 1959 fondò il “Trio play Bach”, con contrabbasso (Pierre Michelot) e batteria (Christian Garros), proponendo reinterpretazioni di Bach in chiave jazzistica.

Sembrò che volesse mettere insieme il diavolo e l'acqua santa, o forse fu la scoperta dell'acqua calda. Mettetela come vi pare. Morale: sei milioni di dischi venduti.

La storia del jazz racconta di altri illustri jazzisti che hanno rivisitato Bach. E Mariella Pandolfi, pianista di cultura classica e personalità creativa, si è tuffata con grinta nel progetto “Bye Bach Blues” realizzando un album con la collaborazione di Luca Signorini, primo violoncello del San Carlo, Massimo Mercogliano e Peppe La Pusata.

“A differenza di Loussier – spiega Mariella – io ho inserito dei preludi bachiani in composizioni originali ed ho pensato che uno strumento ad arco ci stesse bene”.

Venerdì al Music Art non ci sarà Signorini, ma il trio sarà sostenuto dalla violinista belga Francoise Derissen che al jazz ha dedicato gran parte della sua carriera.

Il violino nel jazz non è frequente, ma addirittura una donna violinista che ha abbracciato il jazz è decisamene una rarità e quindi una ragione di più per non perdere la performance di questo quartetto che, oltretutto, rispetta alla perfezione le tanto invocate “quote rosa”, evento piuttosto raro nel jazz: a Mariella Pandolfi e Francoise Derissen, sezione armonica, si contrappongono (si fa per dire...) Massimo Mercogliano e Giuseppe La Pusata, sezione ritmica.

Più equilibrato di così...
22/3/2017
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